La nuova edizione della “Rossa” conferma i nove macarons allo Chef Enrico Bartolini che, al momento, ha all’attivo sette ristoranti in Italia (oltre a due locali a Hong Kong e due consulenze a Dubai e Abu Dhabi).
Il Ristorante Enrico Bartolini al MUDEC (al terzo piano del Museo delle Culture di Milano) si conferma anche l’unica insegna tristellata del capoluogo meneghino.
“Sono molto grato a Michelin per queste conferme – commenta Enrico Bartolini – che arrivano al termine di un anno non facile e parecchio impegnativo, in particolare per il mondo della ristorazione. Non posso che condividere questo risultato con tutto il mio team, da Milano a Venezia al Monferrato, passando per Bergamo, la Maremma e il Chianti, per la passione e la professionalità che quotidianamente esprimono nel loro lavoro. Un grazie va anche ai nostri ospiti che con i loro stimoli ci aiutano a migliorare e a crescere sempre di più.”
Lombardia, Piemonte, Toscana e Veneto: i sei ristoranti stellati firmati Enrico Bartolini esprimono e incarnano una precisa filosofia, un metodo di pensiero e di lavoro che si fonda sulla valorizzazione del territorio, della biodiversità e del talento delle persone.
“Ogni ristorante è in un contesto speciale e ha delle peculiarità che nascono non solo dal luogo ‘geografico’ ma anche dalla personalità delle persone che lo conducono” – continua Bartolini. “Venezia ha una storia e delle caratteristiche che la rendono diversa dal Chianti, dalla Maremma, dal Monferrato, da Bergamo Alta e da Milano. Ciò che cerchiamo di fare in ognuno dei nostri ristoranti è una cucina che sia anzitutto buona, ma anche contemporanea e fedele al territorio che vogliamo raccontare.”
Il palmarès di Bartolini è, dunque, un mosaico che si compone di vari tasselli, i resident chef che esprimono, attraverso le loro differenti personalità, il pensiero gastronomico di qualità, tradizione e arte dell’accoglienza condiviso con Bartolini: da Donato Ascani del Glam di Venezia a Davide Boglioli executive chef del ristorante al Mudec, da Gabriele Boffa del Sant’Uffizio a Bruno Cossio de La Trattoria de L’Andana, da Marco Galtarossa del Casual di Bergamo in Città Alta a Juan Quintero del Poggio Rosso in Chianti.
A completare la mappa dei ristoranti che portano la sua firma, l’ultimo progetto dello chef Bartolini: Anima, il ristorante fine dining aperto a fine maggio all’interno dell’hotel Milano Verticale | UNA Esperienze di Milano e da poco più di un mese affidato alle cure del pugliese Michele Cobuzzi.
Comunicato stampa