Nel cuore pulsante di Lecce, a un passo dalla vivace piazza Mazzini, emerge il Primo Restaurant, autentico scrigno di eccellenza culinaria. Questo locale, fondato nel 2016 da Silvia Antonazzo e Marco Morelli, non è soltanto un ristorante, ma il coronamento del loro primo ambizioso progetto imprenditoriale. Qui Solaika Marrocco, giovane e talentuosa chef, ha ottenuto non solo la Stella Michelin nel 2021 a 26 anni, ma anche il prestigioso premio Giovane dell’Anno. Con una carriera che ha preso il via a soli 21 anni, Marrocco si afferma come figura unica nel panorama gastronomico.
La formazione di Soliaka Marrocco
Nata nel 1995 a Gallipoli, Solaika Marrocco ha coltivato fin dall’infanzia una passione innata per la cucina. L’accompagnare la madre durante la spesa e osservarla con dedizione mentre preparava i pasti è stato il germe di questa passione.
A soli 10 anni ha mosso i primi passi in un panificio e a 14 aveva già chiara la sua vocazione: dedicare la vita all’arte culinaria. Senza titubanze, ha frequentato l’Istituto Alberghiero di Santa Cesarea Terme e, una volta conseguito il diploma, ha iniziato la sua avventura professionale.
Cucinare non è solo cucinare
La sua cucina non è solo una questione di preparazione di piatti; è un’espressione di valori e dell’amore per la sua terra. Trae ispirazione e forza dall’essenza del territorio. Emozioni e storie sono i fili conduttori dei percorsi degustazione, che con maestria intrecciano ricordi arricchiti da una solida esperienza e moderne tecniche culinarie. Solaika è una creativa e dotata chef, ma è soprattutto il simbolo di un fermento culinario che ha travolto la Puglia negli ultimi anni, portando la regione a emanciparsi da alcune delle tradizioni culinarie più radicate.
Proveniente da una famiglia numerosa, il pasto è stato sempre molto più di una necessità fisiologica; era un momento di storia, cultura e responsabilità. Le sue radici affondano profondamente nella terra della Puglia, una regione che emana calore e ispirazione. Durante i suoi studi presso l’Istituto Alberghiero A. Moro di Santa Cesarea Terme, Solaika ha sempre cercato di affiancare l’istruzione con esperienze pratiche in cucine professionali. Sin da giovane, ha sentito l’irresistibile richiamo del mondo del lavoro culinario. Una passione così profondamente radicata che non l’ha più abbandonata.
Passione, studio, dedizione… la storia di gusti di Solaika Marrocco
Tanto studio e dedizione, ma anche una serie di collaborazioni con locali ed eventi nel mondo dell’alta ristorazione, hanno portato Solaika a raggiungere un alto livello di formazione che l’ha portata, poi, nella cucina del ristorante Primo Restaurant di Lecce. Inizialmente nel ruolo di sous chef, le è stata poi affidata la leadership come chef nel 2017. La sua determinazione e le sue straordinarie capacità si sono manifestate chiaramente.
Nello stesso anno, durante il Premio Birra Moretti Gran Cru, ha conquistato la giuria con il suo piatto “Turcinieddhi glassati alla birra con marmellata di cipolla all’arancia, critimi in tempura e infuso di luppolo”. È stata la prima donna e la prima del Salento a conquistare il primo posto in questo prestigioso concorso. All’età di soli 26 anni ha convinto la Guida Michelin con la sua cucina straordinaria, venendo segnalata come piatto gourmet nella guida per due anni di seguito. Nel 2018, è entrata a far parte del network Atelier des Grandes Dames de la Maison de Champagne Veuve Clicquot, diventando così espressione e testimone dell’alta ristorazione femminile.
La sua partecipazione al Congresso di Identità Golose 2018, durante una tavola rotonda accanto a figure come Cristina Bowerman, Caterina Ceraudo, Antonia Klugmann e Ramona Ragaini, ha evidenziato il suo contributo significativo nel promuovere la visione al femminile nel mondo della ristorazione.
Un percorso, quindi, degno di nota e di essere celebrato. È solo l’inizio di una fase di grande riconoscimento per il suo straordinario talento che, ci auguriamo, continuerà a farsi notare ed emergere nel panorama culinario.