L’aglio e i suoi usi
Il suo nome latino è Allium Sativum, e appartiene alla famiglia delle Liliacee. Pianta nota sin dall’antichità, era considerato una panacea per tutti i mali. Il bulbo dell’aglio è infatti uno dei rimedi più antichi e diffusi dalla medicina popolare. Era largamente usato nell’antico Egitto e fu molto apprezzato anche da Greci e Romani; in sanscrito l’aglio si chiama Bhutanga, che significa uccisore di mostri, nome appropriato per i numerosi e importanti benefici che apporta all’organismo.
I benefici dell’aglio
È l’antisettico (intestinale e polmonare) naturale per eccellenza, uno dei migliori battericidi e ipotensivi. Ha proprietà tonico-stimolanti; l’allicina contenuta nel bulbo ha potere antibiotico, poiché inibisce numerosi tipi di batteri; a questo proposito, si utilizza soprattutto quando l’equilibrio della flora batterica intestinale è stato compromesso da cure precedenti. Questo alimento è inoltre ricco di sostanze minerali e oligominerali: contiene soprattutto zolfo, iodio, silicio; magnesio, calcio, fosforo e ferro; secondariamente, sono presenti tracce di zinco, manganese, selenio, vitamina C.
Molto importante è la sua azione sull’apparato circolatorio: è cardiotonico, ipotensivo (per la sua azione vasodilatatrice delle arterie e dei capillari) e antisclerotico; dissolve l’acido urico e fluidifica il sangue.
Grazie anche al suo alto contenuto di vitamina C, potente antiossidante, l’aglio rafforza il sistema immunitario; è diuretico, carminativo (stimola, cioè, l’eliminazione dei gas intestinali), vermifugo e febbrifugo. Esso contiene anche degli alcaloidi che svolgono un’azione simile a quella dell’insulina, abbassando il livello di glicemia nel sangue: per questa ragione l’aglio è considerato un valido supporto nelle terapie contro il diabete e in altre malattie legate al metabolismo degli zuccheri.
Altre proprietà interessanti…
L’aglio, inoltre, abbassa e regolarizza il tasso di colesterolo e trigliceridi nel sangue. Non meno importante è la sua azione detossinante e purificante del fegato.
Svolge anche l’importante funtradizione di proteggere l’organismo dai metalli pesanti (di cui, nella maggior parte dei casi, siamo intossicati; i metalli pesanti si trovano nell’aria inquinata, in frutta e verdura contaminate, nella carne derivante da animali contaminati, in alcuni materiali di pentole e utensili per la cucina, in moltissimi prodotti cosmetici ecc.): le molecole dell’aglio si chelano a quelle di piombo, mercurio e cadmio, eliminandole.
Tra le proprietà dell’aglio, sul piano estetico, c’è quella di donare alla pelle un aspetto sano e di favorire la crescita dei capelli.
È importante tener presente che l’aglio perde molte delle sue proprietà durante la cottura, quindi occorrerebbe evitare di sottoporlo a temperature troppo elevate e/o a cotture prolungate, se si desidera sfruttarne al meglio le qualità benefiche.
Da evitare, invece, in gravidanza e allattamento, nel caso di problemi di stomaco (è infatti irritante nei confronti della mucosa gastrica) e se si soffre di bassa pressione sanguigna (poiché la abbasserebbe ulteriormente).
L’alitosi
La controindicazione dell’aglio più conosciuta è quella dell’alitosi; essendo ricco di zolfo, quando quest’ultimo entra nel processo digestivo, produce un odore pungente che il nostro organismo emana attraverso l’alito e la pelle, tramite il sudore. Per evitare il problema dell’alito cattivo è utile assumere aglio con un po’ di prezzemolo fresco.