Gli usi
Ogni fibra ha le proprie peculiarità, quindi la scelta del tipo di fibra dovrà essere oculata e non lasciata al caso.
1 • Con la fibra di frumento, si migliora la struttura degli insaccati, si migliora la affettabilità dei prosciutti e si limitano le increspature dell’involucro delle salsicce o dei würstel;
2 • Con la fibra di cellulosa si aumenta la densità e la consistenza di salse o creme e si rendono più croccanti i cibi fritti;
3 • Con la fibra di bambù nei prodotti da forno, oltre ad un effetto anticaking, si dà più struttura all’impasto e si rende la crosta più dorata;
4 • La fibra di carota mostra una elevatissima affinità per l’acqua che lega a freddo per capillarità. Con lo stesso principio lega anche discrete quantità di olio risultando utile nella stabilizzazione di emulsioni;
5 • La fibra di agrumi lega maggiormente l’acqua, inibisce la formazione di cristalli di ghiaccio, la separazione di sineresi e migliora la resa di lavorazione;
6 • La fibra di pisello, ottenuta dalla parte interna del seme, viene utilizzata negli impasti per aumentare l’assorbimento dell’acqua e ne riduce il rilascio. Aumenta la shelf-life dei prodotti e può sostituire la proteina del latte poiché cuocendo dona colorazione.
Effetti sul corpo umano
L’importanza delle fibre nella quotidiana alimentazione, sottovalutata da molti consumatori, è stata largamente ribadita da tutte le maggiori istituzioni nazionali ed internazionali di salute e benessere per le sue fondamentali proprietà benefiche e per la salute intestinale e sistemica.
Rivalutata soprattutto dal punto di vista medico, la fibra alimentare (solubile e insolubile) si è rivelata utile nei casi che seguono.
1 • Migliorare il transito intestinale, risolvendo problemi di stitichezza ostinata;
2 • Migliorare la salute intestinale in corso di patologie come la sindrome del colon irritabile e dispepsie idiopatiche, riducendo la sintomatologia dolorosa e stabilizzando l’alvo;
3 • Coadiuvare la perdita di peso, in un sano contesto alimentare, aumentando l’indice di sazietà dei pasti;
4 • Ridurre la glicemia post-prandiale in pazienti diabetici ed individui sani, garantendo un miglior controllo glicemico;
5 • Abbassare le concentrazioni ematiche di colesterolo LDL, riducendo a lungo termine il rischio di insorgenza di patologie cardiovascolari;
6 • Inibire la proliferazione batterica intestinale, migliorando la sorveglianza immunitaria e la protezione da microrganismi patogeni;
7 • Ridurre a lungo termine l’incidenza di tumori colon-rettali, probabilmente abbassando l’insulto infiammatorio indotto da antigeni alimentari e non.
I benefici delle fibre
L’aggiunta di questi alimenti durante i pasti principali rappresenta una delle migliori strategie preventive e curative.
Le fibre insolubili sono chiamate anche fibre fermentabili. Fermentano a contatto con i batteri che vivono nell’intestino. La fermentazione della fibra alimentare nell’intestino produce una catena corta di acido grasso, chiamato acido butirrico. Serve come combustibile primario per le cellule del colon e aiuta a mantenere l’integrità del colon.
Due altri acidi grassi a catena corta prodotti durante la fermentazione, l’acido propionico e acetico, sono utilizzati come combustibile da parte delle cellule del fegato e dei muscoli.
Inoltre, le fibre fermentabili aiutano a mantenere sane le popolazioni dei batteri.
Oltre a produrre necessari acidi grassi a catena corta, questi batteri svolgono un ruolo importante nel sistema immunitario. Impediscono ai batteri patogeni di sopravvivere nel tratto intestinale.
Le fibre aiutano a mantenere la regolarità intestinale aumentando la massa delle feci e riducendo il tempo di transito della materia fecale attraverso l’intestino. La corretta regolarità intestinale riduce il rischio di cancro del colon e le emorroidi.