Gabriele Bonci e Elisia Menduni
Il gioco della pizza – Le magnifiche ricette del Re della Pizza
Se pensate che sulla pizza non ci sia più nulla da imparare, che tutto sia stato già detto e che ne abbiate mangiate a sufficienza da ritenervi esperti in materia, è venuto il momento di farvi sorprendere da un grande maestro. Nel 2003 Gabriele Bonci apre il suo locale a Roma, non lontano dal Vaticano. Il successo è immediato, tant’è che nel 2009 approda a La Prova del Cuoco con una rubrica fissa. La sua rivoluzione scaturisce dall’attenzione quasi maniacale con cui seleziona le materie prime, dalla curiosità con cui esplora le cucine del mondo e dai suoi esperimenti su impasti e lievitazioni. Non solo, i tranci che propone ai clienti cambiano ogni giorno perché in tutti Gabriele vuole introdurre un elemento di novità. Ecco dunque comparire – accanto alle tradizionali pizze con pomodoro, mozzarella o patate – ingredienti insoliti come arrosto di maiale, carpaccio di baccalà, pomodori verdi, mango, pesche grigliate, cicoria, polpo fritto, liquerizia o datteri… il tutto proposto in accostamenti innovativi e sorprendenti. In questo libro troverete le sue ricette migliori, indicazioni preziose sulle materie prime di base e poche e semplici nozioni tecniche per ottenere impasti perfetti. Non vi resta, dunque, che mettervi all’opera,
sfornare la vostra prima pizza e prepararvi a vivere un’esperienza unica.
Angelo Frosi
Lezioni di tecnica latteario-casearia
Angelo Frosio è tra i maggiori esperti caseari al mondo e questo libro racchiude il suo profondissimo sapere. A seguire citiamo le sue stesse parole collocate verso la fine di questa “bibbia” della scienza lattiero casearia. “Da bambino ho intuito nel latte e nella vacca una spiritualità profondissima. E sono tutt’ora convinto che il valore aggiunto più grande che un tecnico caseario può dare ai suoi prodotti viene proprio dalla fiducia e dalla convinzione profonda che fare il formaggio è in realtà creare un’opera d’arte (…). Provocatoriamente mi piace spiegare che questi formaggi davvero tanto genuini sono da meditazione prima ancora che da degustazione. Ed è proprio il duro lavoro dei tecnici, persone semplici e umili, a portare in tutto il mondo il sapore di una terra tanto speciale. Non bisogna però crogiolarsi nei successi e puntare tutto sulla qualità nota e conosciuta, seppur grande: oggi sappiamo fare questi prodotti e sappiamo concentrare in essi tutto il valore della terra e del lavoro dell’uomo, ma occorre sempre guardare al futuro. Ci sono sempre crisi dietro l’angolo e le crisi forzano cambiamenti che non possiamo fermare: anzi, è proprio attraverso di esse che lo spirito artistico e creativo dell’uomo sarà positivamente stimolato a inventare sempre cose nuove.”