Dopo un brevissimo accenno delle temperature miti della primavera, arriva un assaggio dell’estate e il ponte del 2 giugno ci trasporta subito alle temperature calde di agosto.
L’Italia si conferma meta principale per il ponte del 2 giugno
Oltre 14 milioni i turisti si sono messi in viaggio lungo l’Italia. I dati forniti da Cna Turismo e Commercio prospettano un movimento economico che si aggira intorno ai 6 miliardi di euro.
Le località balneari sono le più gettonate per questo ponte. Al secondo posto le città d’arte e a seguire le colline e i laghi, mete che attirano principalmente i turisti stranieri. Sono quattro milioni i turisti che si fermeranno in strutture a pagamento almeno una notte. Andranno per la maggiore gli alberghi, seguiti dai bed and breakfast.
10 milioni di italiani, invece, hanno preferito gite di un solo giorno e soggiorni in seconde case vicino al mare. Anche la campagna è stata meta di gite fuori porta e molti agriturismi hanno registrato il sold out secondo Coldiretti.
Autostrade piene: forte ripresa per il turismo
Visioni ottimistiche anche dal Centro Studi Turistici per Assoturismo Confesercenti che ha analizzato la disponibilità delle camere nei vari portali online delle agenzie. Risultano prenotate tre camere su quattro (7 milioni di pernottamenti totali), senza considerare i pernottamenti nelle prime case. Per il ponte del 2 giugno si rileva un tasso medio di occupazione del 75%. Picchi più elevati nelle località marine, presso i laghi e nelle città d’arte. Il caldo e le belle giornate aiuteranno a stimolare la voglia di spiaggia e di fuga dalla quotidianità. Il termometro in salita concederà un po’ di respiro nelle zone alpine e prealpine, mentre nel resto di Italia le temperature si aggireranno attorno ai 38 gradi tra sabato e domenica. Le zone più colpite dal caldo sono Sardegna, Puglia e Basilicata. In generale, sarà un ponte molto caldo in tutta Italia.
E calde sono anche le strade, che per tutta la settimana saranno prese d’assalto, con flussi di traffico in aumento verso mare e montagna. Già nella seconda metà di maggio si sono registrati dati confortanti nella ripresa del traffico. Si è arrivati addirittura a superare i numeri pre-Covid con un +1,5% rispetto allo stesso periodo del 2019, con picchi fino al +20% durante le domeniche.
