Sprechi: donazione e distribuzione per solidarietà sociale
L’Italia ha presentato le azioni contro gli sprechi alimentari al Comitato speciale agricoltura riunitosi a Bruxelles. Le azioni sono state varate con la legge 166 del 19 agosto relativa alla donazione e alla distribuzione di prodotti alimentari e farmaceutici a fini di solidarietà sociale e per la limitazione degli sprechi.
La presentazione, supportata dalla parlamentare Maria Chiara Gadda, prima firmataria della legge, ha riscosso un notevole interesse e suscitato vari interventi per sottolineare l’importanza dell’argomento, ritenendo positivo e costruttivo lo scambio delle esperienze. La Commissione ha accolto con favore l’iniziativa italiana per ridurre gli sprechi e favorire la donazione delle eccedenze ai bisognosi.
La legge, come riporta il sito Ansa, agisce in tre ambiti:
– Facilitazione delle cessioni per solidarietà sociale: semplificazione ed armonizzazione del quadro normativo in materia fiscale, in tema di responsabilità civile e rispetto delle corrette prassi igienico-sanitarie
– Azioni di prevenzione attraverso l’istituzione di un fondo dedicato e di un Tavolo di concertazione nazionale per discutere del tema a livello nazionale
– Azioni di educazione e sensibilizzazione, con particolare riferimento alle giovani generazioni e attraverso specifiche campagne promosse dai Ministeri coinvolti e dal servizio pubblico radio televisivo.
La cessione gratuita delle eccedenze alimentari
1. Gli operatori del settore alimentare possono cedere gratuitamente le eccedenze alimentari a soggetti donatari i quali possono ritirarle direttamente o incaricandone altro soggetto donatario.
2. I soggetti donatari di cui al comma 1 devono destinare, in forma gratuita, le eccedenze alimentari ricevute, idonee al consumo umano, prioritariamente a favore di persone indigenti.
3. Le eccedenze alimentari non idonee al consumo umano possono essere cedute per il sostegno vitale di animali e per la destinazione ad autocompostaggio o a compostaggio di comunità con metodo aerobico.
4. Gli alimenti che presentano irregolarità di etichettatura che non siano riconducibili alle informazioni relative alla data di scadenza o alle sostanze o prodotti che provocano allergie e intolleranze, possono essere ceduti ai soggetti donatari.
5. È consentita la cessione a titolo gratuito delle eccedenze di prodotti agricoli in campo o di prodotti di allevamento idonei al consumo umano ed animale ai soggetti donatari. Le operazioni di raccolta o ritiro dei prodotti agricoli effettuate direttamente dai soggetti donatari o da loro incaricati sono svolte sotto la responsabilità di chi effettua le attività medesime, nel rispetto delle norme in materia di igiene e sicurezza alimentare.
Come si possono donare le eccedenze alimentari?
1. Le cessioni (descritte sopra) sono consentite anche oltre il termine minimo di conservazione, purché siano garantite l’integrità dell’imballaggio primario e le idonee condizioni di conservazione.
2. Le eccedenze alimentari, nel rispetto dei requisiti di igiene e sicurezza e della data di scadenza, possono essere ulteriormente trasformate in prodotti destinati in via prioritaria all’alimentazione umana o al sostegno vitale di animali.
3. I prodotti finiti della panificazione e i derivati degli impasti di farina prodotti negli impianti di panificazione che non necessitano di condizionamento termico, che, non essendo stati venduti o somministrati entro le 24 ore successive alla produzione, risultano eccedenti presso le rivendite di negozi, anche della grande distribuzione, i produttori artigianali o industriali, la ristorazione organizzata, inclusi gli agriturismi, e la ristorazione collettiva, possono essere donati a soggetti donatari.
Fonte: ansa.it