Fino a non molti anni fa, essere celiaco rappresentava un serio problema: trovare cibi gluten free al supermercato era assai difficile, per non parlare di ristoranti o pizzerie dove consumare un pasto “su misura” era praticamente impossibile.
Fortunatamente l’attenzione alle malattie e intolleranze alimentari è cresciuta e, di pari passo, anche l’assortimento di prodotti privi di glutine a disposizione della clientela. Uno dei precursori in tal senso è stata la catena di ristoranti Mama Eat, che ha incentrato il proprio menù su proposte gustose, tradizionali e di qualità, anche 100% senza glutine. Dagli antipasti, ai dolci, passando per i primi, i secondi e le pizze, il ricco menù può essere gustato anche nella versione gluten free e lactose free.
Oggi Roberto Zaccolini, Business Development Manager, ci ha aiutato a ripercorrere questa storia di successo lunga 20 anni.
Come e quando nasce Mama Eat?
R: Mama Eat nasce 20 anni fa in famiglia, dall’idea di tre fratelli: Marcella, Giovanni e Roberto Navarro. Marcella scopre di essere celiaca e prova sulla sua pelle le difficoltà che questa patologia porta. E così i fratelli hanno ideato una formula innovativa di ristorazione, dove chiunque, celiaci e non, potesse mangiare gli stessi piatti senza correre alcun rischio. È clinicamente testato che l’intolleranza al glutine porta anche ad un’intolleranza al lattosio perciò il nostro punto di forza è diventata la cucina gluten e lactose free.
Qual è la filosofia alla base di Mama Eat?
R: La filosofia del brand Mama Eat, come recita il claim, è “gusto, qualità e tradizione con e senza glutine”. Le nostre origini sono napoletane: la nostra è una cucina che mixa i piatti tipici partenopei ai sapori della tradizione romana, essendo anche presenti nella capitale.
Tutti i piatti del vostro menù sono preparati anche nella versione senza glutine e senza lattosio. Possiamo considerarlo un
paradiso per i celiaci?
R: Ci piace considerarlo un paradiso anche per chi non presenta intolleranze. Spesso chi accompagna un celiaco al ristorante deve rinunciare alla qualità del cibo per sè stesso, dovendosi adattare e ordinare anch’egli un piatto gluten free. Il risultato che vogliamo ottenere nei ristoranti Mama Eat è di eliminare ogni tipo di rinuncia, differenza e standard qualitativo tra chi è intollerante e chi non lo è.
Com’è strutturata l’organizzazione della vostra cucina e di sala per evitare possibili contaminazioni?
R: In tutti i nostri ristoranti siamo forniti di due cucine, il che comporta personale e costi di gestione doppi. La soluzione che abbiamo adottato ci garantisce la massima sicurezza per il cliente celiaco.
Quali sono le principali accortezze che si devono avere se si vuole offrire una linea gluten free nel proprio locale?
R: Al primo posto metterei proprio la doppia cucina, indispensabile per evitare ogni tipo di contaminazione, seguito dal personale preparato e sensibile alla problematica.
Qual è la percentuale di clienti celiaci che frequenta i vostri locali?
R: In media il 30-35% della nostra clientela soffre di celiachia, dunque 1 cliente su 3.
Sfatiamo un mito: essere celiaci significa anche dover rinunciare al piacere di mangiare con gusto?
R: Non vogliamo che nessuno rinunci al piacere di mangiare con gusto: alcuni clienti ordinano inconsapevolmente piatti senza glutine… e sono tra le proposte più apprezzate. Senza glutine non significa senza gusto.
Come considerate l’offerta di prodotti gluten free nel mercato?
R: Il mercato è in continua espansione. L’offerta è cresciuta, specialmente negli ultimi anni, ma non vi è stata una diretta proporzionalità con la qualità. Il senza glutine non deve essere visto come business per fare cassa, ma come una passione da coltivare.
Quali sono i criteri per la selezione dei fornitori?
R: Qualità, rispetto delle consegne e garanzia di una non contaminazione.
Al momento siete presenti nelle città di Milano, Roma e Napoli anche con la versione Street food e Delivery Food. Quali sono vostri prossimi progetti?
R: Tra non molto arriveremo a Firenze. Nel mentre, grazie all’inserimento di forze fresche, stiamo sviluppando un’espansione all’estero e in parallelo anche la creazione di un nuovo brand fast casual. Non diciamo altro, la sorpresa verrà svelata a febbraio 2020!