Se da una parte la nuova ordinanza che allenta le restrizioni sul turismo sembrano una boccata d’aria per la ristorazione, dall’altra il caro bollette non lascia nessuno tranquillo.
Cosa ne pensa Fipe-Confcommercio? Secondo alcuni comunicati rilasciati recentemente, nel corso dell’ultimo anno i prezzi nel settore della ristorazione sono cresciuti del 4,1%, meno rispetto all’aumento complessivo che, complice l’impennata dell’energia, ha raggiunto il 4,8%. «Le imprese della ristorazione continuano a mantenere un profilo inflazionistico accorto anche per accompagnare una ripresa dei consumi – sottolinea la Federazione – che stenta a decollare. Tuttavia anche sui listini di bar e ristoranti cominciano a scaricarsi le tensioni sui prezzi di acquisto delle materie prime e dell’energia che da qualche mese hanno toccato livelli record. Con i locali che faticano a riempirsi e bollette quasi raddoppiate, gli imprenditori sono allo stremo. Occorre anzitutto dare un impulso ai consumi allentando le maglie della burocrazia sanitaria e dall’altro intervenire subito per attenuare i rincari dei costi per le aziende».
Novità dal turismo con la nuova ordinanza
Invece la nuova ordinanza sul turismo sembra portare un po’ di respiro e una parvenza di normalità.
Con Ordinanza del 27 gennaio scorso, c.d. “Corridoi Turistici Covid free”, il Ministero della Salute ha modificato le norme per l’ingresso in Italia. Questo vale per le persone che nei 14 giorni precedenti all’arrivo hanno soggiornato o transitato negli Stati membri dell’Unione Europea. Oppure negli altri Paesi indicati dal DPCM dello scorso 2 marzo.
Si segnala, inoltre, che l’ordinanza ha confermato per altri 15 giorni la zona arancione per la Valle d’Aosta. Rinnovata anche la zona gialla per Campania, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Veneto, Trento e Bolzano.
«Accogliamo con favore la decisione del Ministro Speranza di allentare le restrizioni sui flussi turistici, dando la possibilità ai turisti provenienti dall’UE di poter entrare in Italia esibendo il solo green pass e allargando a 6 nuovi paesi i corridoi già esistenti. Si tratta certamente di un provvedimento che va incontro alle nostre richieste. Come abbiamo segnalato più volte, il rilancio del turismo sarà fondamentale per la ripresa non solo del nostro settore, ma del Paese stesso.
Bene anche la semplificazione per consentire a questi stessi turisti di entrare al bar o al ristorante con le medesime condizioni. Ora occorre agire per allentare le restrizioni per tutti i cittadini con l’obiettivo di ricostruire un clima di fiducia positivo indispensabile per la ripresa dei consumi».
Questo il commento Fipe-Confcommercio.
Fonti: comunicato stampa di Fipe-Confcommercio