“La tradizione è un’innovazione ben riuscita” scriveva Oscar Wilde, qualcosa che sopravvive allo scorrere del tempo, si rende testimone delle mode che passano e si radica con naturalezza alla cultura locale, magicamente: come se fosse sempre esistito.
E quando parliamo di innovazioni che hanno rivoluzionato loro stesse facendosi tradizione, non possiamo che parlare di Pomodoro: il re indiscusso della cucina mediterranea. Straordinariamente diverso per forma, sapore, colori e dimensioni, il manifesto dell’inclusività a tavola ha tutt’altro che origini locali.
Il Pomodoro: un incontro tra vecchio e nuovo continente
Eppure, il dono dell’incontro tra il Vecchio ed il Nuovo Continente, ricchezza di bontà e benessere, ha reso l’Italia, nel giro di pochi secoli, uno dei suoi maggiori produttori ed il Paese più ricco di antichi cultivar.
La tutela del ricchissimo patrimonio di varietà esistenti è difatti diventata parte della cultura Italiana. Tuttavia, questa passione, da sola, non basta: è solo quando si unisce al rispetto per la natura del seme che si valorizza al massimo il frutto in ogni sua unicità. Un principio ben noto a Grangusto, che ha fatto di questa filosofia il fulcro di ogni sua attività.
Grangusto, l’innovazione che si fa cultura
Grangusto sa bene quanto faccia la differenza una materia prima di qualità, per questo si dedica esclusivamente alla coltivazione di alimenti sostenibili e nutrienti, il cui sapore autentico è testimone di una filiera incentrata sull’unicità. Attraverso una linea di prodotti esclusivi e diversificati, monitorati in ogni fase – dalla crescita alla lavorazione – l’azienda promuove la passione per l’alta cucina ai professionisti del settore.
Ne è un esempio il Datterino all’acqua di mare, fiore all’occhiello della linea professional.
L’alta concentrazione di sali minerali contenuti nell’acqua di mare purificata, come il sodio ed il magnesio, rendono il prodotto estremamente nutriente e perfettamente equilibrato nel gusto.
Che si preferisca la dolcezza del datterino giallo o l’intensità di quello rosso, si resterà colpiti dalla consistenza densa, la pelle sottile e la polpa succosa, tipici dei pomodori in purezza Grangusto.
Per questo nuovo appuntamento con la cucina vegetale, vi proponiamo un piato semplice ma originale, perfetto nell’esaltare il sapore del nostro grande protagonista.
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Spaghetti con datterino in acqua di mare, nocciole di Giffoni e pane alla liquirizia
La dolcezza del datterino si sposa con l’intensità della nocciola, creando un sodalizio di sapori e consistenze che non ha nulla di banale. Ad arricchire il piato, una spolverata di pane alla liquirizia aggiunge un tocco di eccentrica aromaticità.
Ingredienti:
280 g di spaghetti
300 g di datterini in acqua di mare
200 g di nocciole di Giffoni
100 g di pane a fette
20 g di olive
20 g di capperi
1 g polvere di liquirizia
1 spicchio d’aglio
olio evo q.b.
Preparazione In una padella versate l’olio extravergine d’oliva insieme ai capperi, le olive ed uno spicchio d’aglio. Una volta rosolati, versate il Datterino Grangusto completo della sua acqua di mare.
Nel frattempo, tostate in un’altra padella il pane sbriciolato, aggiungendo la polvere di liquirizia solo a fuoco spento e al termine della cottura. A questo punto, cuocete gli spaghetti in abbondante acqua salata, scolateli tre minuti prima del termine, completando la cottura insieme al pomodoro. Infine, componete il piatto aggiungendo le nocciole ed il pane alla liquirizia.