Il tempo è la variabile fondamentale nel miglioramento sostanziale di tantissimi ingredienti, che se vengono fatti riposare per il periodo corretto, aumentano in maniera sensibile le loro qualità.
Il vino migliora col tempo, i formaggi, il cioccolato e il riso vengono affinati. La carne si frolla.
E se fosse così anche per la farina?
Anni di analisi, ricerche approfondite, studi internazionali come quello condotto dal dipartimento di agricoltura degli Stati Uniti. L’esperienza dei nostri maestri pasticceri a fare da verifica finale sul campo.
E finalmente ci siamo, lo possiamo dire con certezza: Panettone riposata Molino Pasini è la prima farina che migliora le sue performance dopo un periodo di 4 settimane aggiuntive di “affinamento” in un luogo protetto, ad aspirazione ventilata, con umidità e temperatura controllate.
È un ulteriore passaggio di lavorazione, studiato attentamente dalla nostra squadra di tecnici, per garantire agli artigiani di avere nei loro laboratori il prodotto più performante mai uscito sul mercato: una farina che viene consegnata nel momento di massimo sapore, consistenza, lavorabilità e che trova nel suo riposo la quadratura del cerchio.
Panettone riposata è in edizione limitata e va prenotata: la prima cuvée disponibile per la vendita sarà la 07/2018, riposata nel mese di luglio presso la “cantina d’affinamento” di Molino Pasini.
Andrea Tortora, pastry chef del tre stelle Sant’Hubertus, Maestro Ampi, Chef Pasticcere dell’anno 2017 e produttore di grandi lievitati nella sua attività AT Patissier – Grandi Lievitati d’Autore ha partecipato attivamente allo sviluppo di questa nuova farina e nelle sue parole c’è tutto l’entusiasmo per un prodotto che cambia radicalmente il risultato finale: “La farina Panettone riposata Molino Pasini è stato un grande lavoro di squadra: le quattro settimane in più di riposo, a temperatura e umidità controllate, danno a questo prodotto una struttura sostenuta e permettono di ottenere una performance di altissimo livello, sostanzialmente diversa da quella che si può avere con un ottimo prodotto che non ha però avuto questo periodo di maturazione. La farina riposata con le condizioni sopra esposte supporta meglio i grassi incorporati e non fa cedere l’impasto, permette di avere un’acidità ottimale.
Aggiungere un tempo di riposo anche alla farina è fondamentale, soprattutto quando parliamo di grandi lievitati: aumentiamo la lentezza ma ne guadagniamo in stabilità, sapore, struttura. Per me, non è mai stato più piacevole lavorare la farina!”
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Molino Pasini
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Crediti foto: Gaia Menchicchi e Daniel Töchterle