Packaging e ambiente: quando un packaging è veramente sostenibile?

Michele Bondani

Michele Bondani

È meglio un packaging in plastica riciclata o in un materiale “sostenibile”?

Oggi partiamo immediatamente con la risposta al seguente quesito: è più ecologico utilizzare un materiale sostenibile o l’uso di plastica riciclata?
Al contrario di quello che comunemente si pensa, usare un Packaging in plastica riciclata è molto più eco-friendly rispetto a qualsiasi altro nuovo materiale sostenibile. E questo è quanto espresso dal principio dell’Economia Circolare, un modello di pensiero che va oltre l’ecosostenibilità e prende in considerazione la delicata equazione tra materie prime attualmente prodotte e i sistemi di produzione per nuovi materiali.

Dall’inizio dell’era industriale l’essere umano ha messo in circolo troppe materie plastiche e l’unico modo per porre rimedio è rimetterle in circolo.

Cosa si intende per economia circolare?

L’economia circolare è un nuovo sistema produttivo orientato al consumo responsabile che include principi importanti quali: condivisione e prestito, riutilizzo, incentivi alla riparazione, ricondizionamento e riciclo dei materiali e dei prodotti già esistenti

Perché è importante l’adesione ad un modello di economia circolare?

In questo modo si estende il ciclo di vita di ogni prodotto e questo riduce inevitabilmente la mole di rifiuti prodotta. In opposizione al modello circolare c’è il tradizionale modello economico lineare che si fonda invece sulla parabola di “estrazione, produzione, uso e rifiuto”.

Questo modello tradizionale è strettamente dipendente dall’elevata disponibilità di energia e materie prime facilmente reperibili e a basso costo. Usare la plastica riciclata è meglio che utilizzare materiali sostenibili, è meno inquinante. Anche se la concezione comune vede i nuovi materiali sostenibili come una scelta più moderna e meno dannosa per l’ambiente.

Un dovere della collettività

Oggi il mondo del Packaging per la ristorazione si trova a dover fronteggiare un notevole incremento della domanda di materie prime senza poter contare sulla presenza di risorse essenziali, che sono invece limitate e insufficienti per la popolazione mondiale che continua a crescere sempre di più.

Questa situazione di squilibrio crea un’indiscussa dipendenza del mondo industriale verso alcuni Paese detentori di materie prime e mezzi di approvvigionamento. Occorre inoltre fare una piccola ma necessaria riflessione sull’impatto di tale situazione critica sul clima. Solo adottare una politica più consapevole e razionale sull’uso delle materie prime può veramente fare la differenza in questa delicata situazione.

Packaging sostenibili: i protagonisti veramente Green 

Fileni, ad esempio, vende i suoi prodotti come cotolette e bistecche di pollo panate in contenitori eco-sostenibili. Si tratta di un brand posizionato come biologico nel settore delle carni bianche e lavora sul principio di sostenibilità come sua principale arma di differenziazione. Ha lanciato questo nuovo packaging in carta invece che in plastica differenziandosi dai competitor che usano invece il classico pack in plastica. Dal 2021 Ferrarelle è Società Benefit grazie alla sua attenzione per la sostenibilità ambientale che ha portato l’azienda a realizzare due tipi di bottiglie d’acqua in plastica riciclata:

1. Prima gamma 100% R-PET per bar e ristoranti
2. Seconda gamma almeno il 50% di R-PET per i supermercati

packaging sostenibile

Ferrarelle ha persino investito in un suo stabilimento in provincia di Caserta per il riciclo della plastica, qui il PET viene trasformato in R-PET, processo che garantisce a Ferrarelle l’onore dell’etichetta “riciclato da noi”.

L’attenzione per l’economia sostenibile ha portato anche molte realtà della ristorazione a rivolgersi a packaging più sostenibili. Se alcuni hanno optato per i sistemi plastic-free con packaging biodegradabili da smaltire nell’umido, altri hanno capito l’importanza di limitare l’inquinamento derivante dalla produzione di questi materiali non plastici e sostenibile per altre scelte.

Il milanese Miscusi, delivery di pasta fresca, ha scelto confezioni in alluminio riciclabile, altri portano i loro prodotti a casa dei clienti con contenitori in vetro o ceramica da rendere come ad esempio La dispensa di Serena Barbieri sempre a Milano. A Modena Bibendum porta i suoi piatti a casa in vasetti di vetro da restituire con il prossimo ordine a fronte di una cauzione di due euro.

I problemi delle piccole e medie Imprese per la sostenibilità

I costi della sostenibilità sono un importante fattore da tenere in considerazione. Sono molte, infatti, le realtà che cercano di impegnarsi nel percorso della sostenibilità, ma poi, nei fatti, ci si scontra con due grandi ostacoli:
1. I costi: l’industria che lavora sulla sostenibilità e produce packaging è molto attiva, ma la verità è che le medio o piccole imprese non hanno i numeri per personalizzare i packaging
2. Personalizzazione: questi prodotti standard dovranno essere quindi personalizzati a livello grafico per avere un’efficace differenziazione sul mercato.

Si tratta di un punto fondamentale e non tutte le aziende hanno nel proprio organico le risorse giuste per seguire un progetto così importante. L’unica soluzione praticabile è rivolgersi a veri professionisti del settore e risparmiare così tempo ed energia che andrebbero altrimenti inutilmente sprecati in tentativi senza successo.


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