L’arrivo dal mare lascia a bocca aperta. Si attracca davanti alle finestre del Falisia Resort & Spa che si apre sulla piazzetta centrale entrando in una baia piccola e raccolta, tutta circondata dalla pietra di un’alta falesia: era un’antica cava abbandonata da tempo, del resto si trova in comune di Duino-Aurisina, dove l’estrazione del marmo risale a duemila anni fa, all’epoca romana.
La nascita di Portopiccolo Trieste
Con un’operazione sognata per trent’anni dopo infinite battaglie burocratiche, progetti, varianti e opere l’azienda friulana Rizzani De Eccher, una delle prime dieci imprese italiane operanti nel settore dell’ingegneria delle costruzioni, è riuscita a portare a termine una riconversione spettacolare, insignita di numerosi riconoscimenti, trasformando l’antica cava abbandonata in un lussuoso complesso residenziale che non sfigurerebbe in Costa Azzurra.
Una perla conosciuta all’estero
Con il suo logo fatto a forma di doppia P scontrata in modo da assomigliare alla bitta di ormeggio dei natanti, Portopiccolo, questo il nome della località sul mare Adriatico, è forse più nota all’estero che in Italia: sono ospiti abituali i tedeschi, gli ungheresi ma soprattutto gli austriaci, che amano particolarmente questa costiera triestina punteggiata dal famoso Castello di Miramare costruito per Massimiliano d’Asburgo e dal vicino castello di Duino dei principi di Thurm und Taxis. Qui la costa è alta e rocciosa e il mare terso e spettacolare, una rarità per le rive italiane del mare Adriatico.
L’Hotel Falisia
In questa cornice esclusiva è ospitato anche un hotel: il Falisia non poteva essere un albergo qualsiasi, ma un boutique hotel a cinque stelle che appartiene al brand Luxury Collection di Marriott.
Le camere sono solo 58 su quattro piani, tutte con terrazzino proprio sulla piazzetta, arredo moderno con tonalità di colore luminose, bianchi, azzurri, blu, gialli e splendidi marmi nei bagni.
Ma chi desidera più spazio e autonomia può affittare una trentina di appartamenti di vario taglio, posizione e metratura per vivere appieno Portopiccolo.
La nuova proprietà, che è passata proprio quest’anno al fondo immobiliare americano Hig Capital, intende aumentare la disponibilità di appartamenti da affittare per ampliare la disponibilità ricettiva e sfruttare meglio le strutture congressuali del Pavilion che si trova sopra la Spa di Portopiccolo.
Il ristorante
In un resort che si estende su naturalmente diverse alternative di ristorazione, quella più ricercata è il ristorante del Falisia che si chiama Cliff, scogliera in inglese, con un’elegante sala ma soprattutto una bella terrazza esterna ombreggiata da grandi ombrelloni bianchi, appena un po’ rialzata sulla piazzetta.
Lo chef è il trentino Matteo Bettega da Madonna di Campiglio, con numerose esperienze alle spalle di mare e di montagna. La sua carta del giorno ridisegnata per la stagione estiva parte da un saluto della cucina con tartara di fassona accompagnata da una delicata crema alla pizzaiola.
La lista non è lunga, cinque antipasti, e altrettanta scelta tra le portate successive.
Carpaccio di ricciola, avocado e nocciole, assortimento di crudi di mare con maionese vegetale al lime e gran gratinato di pesce profumato al timo sono le alternative per chi vuol familiarizzarsi con i piatti di pesce dell’alto Adriatico. Volendo continuare con il pesce ci sono le linguine Benedetto Cavalieri alle vongole veraci con una spolveratina di bottarga di muggine e naturalmente il pescato del giorno, orate, dentici e branzini non di allevamento, ma anche il trancio di rombo alla pizzaiola. La carta dei vini accompagna degnamente il pasto, con prevalenza delle etichette dei grandi produttori della regione Friuli Venezia Giulia che sa riservare sorprese con vitigni autoctoni ora ben conosciuti in tutta Italia come la ribolla gialla dal colore prevalentemente paglierino, con aroma delicato e floreale, molto profumata, morbida e armoniosa.
Crediti foto: Portopiccolo Sistiana
