L’Italia, nella classifica dei Paesi europei in cui risulta più caro mangiare si piazza all’ottavo posto. I prezzi medi applicati ai generi alimentari sono tra i più alti nei 28 stati membri, ben al di sopra della media europea: paghiamo quotidianamente di più pane, pasta e cereali (sono i quinti più cari in Ue) ma anche latte, uova e formaggio (i sesti più cari) mentre la carne è la nona più cara.
Al contrario, risulta più conveniente acquistare alcolici e sigarette: i prezzi italiani si avvicinano alla metà della classifica, restando di poco sotto la media (undicesima posizione nelle più costose d’Europa) e invece vino e alcolici sono i tredicesimi più cari.
L’analisi è stata possibile grazie ai dati raccolti da Eurostat: i Paesi nordici si confermano come i più costosi sia per cibo che per alcol, e i Paesi dell’Est come i più economici. Primo posto assoluto per la Danimarca, paese dove il costo per mangiare e bere è record, una volta e mezza il costo medio europeo (+145% rispetto alla media fissata in 100 punti), dove pane e carne sono i più cari d’Europa, seguita da Svezia (124%) e Austria (120%), Irlanda e Finlandia (119%) e Lussemburgo (116%).
Il Paese meno caro per i generi alimentari è invece la Polonia, con prezzi quasi dimezzati (63%), con il pane più economico d’Europa e carne, latte, formaggi e uova al terzultimo posto in graduatoria. A seguire Romania (64%), Bulgaria (70%), Lituania (78%), Repubblica ceca e Ungheria (79%). La birra o il whisky più cari, invece, sono irlandesi (175%), seguiti da Finlandia (172%) e Gran Bretagna (163%), mentre il bicchiere più economico è in Bulgaria (64%), Romania (72%), e Ungheria (74%). Le birre più costose si bevono in Gran Bretagna (218%), seguite da Irlanda (189%) e Francia (127%). La fumata più a buon mercato invece è ancora in Bulgaria, dove le sigarette costano la metà (50%), poi Croazia e Lituania (56%).
fonte: ansa.it
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