In Italia aumentano i consumi di bianco (40,1% contro il 39,8% dei rossi) e i volumi produttivi (il 54% è bianco), portando il nostro Paese in testa sui mercati mondiali come primo paese esportatore di vini bianchi fermi, con un valore di 1,287 miliardi di euro l’anno. Dietro l’Italia troviamo la Francia. Con un fatturato pari a 1,276 miliardi di euro. Seguono Nuova Zelanda con 688 milioni, la Spagna con 323 milioni. Successivamente, la Germania con 317 milioni e l’Australia con i suoi 273 milioni di euro l’anno.
Nomisma ha presentato i risultati dell’indagine dell’Osservatorio Wine-Monitor al convegno “Bianco come il vino” organizzato dall’istituto Marchigiano Tutela vini in occasione dei festeggiamenti per i 50 anni del Verdicchio dei Castelli di Jesi.
I vini bianchi più bevuti al mondo
Il responsabile di Nomisma Wine Monitor – Denis Pantini – spiega come seppur i vini rossi rappresentino ancora la tipologia più consumata al mondo (con circa il 55% dei volumi totali), i bianchi stanno registrando dinamiche di crescita più rilevanti. Mentre il consumo di rosso cresce in Cina e Usa, ma si riduce a livello globale, il bianco aumenta in modo più trasversale. Una crescita trainata da nuovi target che si sono affermati nel mercato del vino negli ultimi 5 anni. La diffusione dei consumi di vini leggeri e tendenti al fruttato da parte delle donne è un altro fattore molto positivo per il mercato vinicolo.
Negli ultimi 5 anni i bianchi fermi italiani sono cresciuti nell’export del 26% contro +16% dei rossi.In crescita le bollicine dell’88%. Stati Uniti (36,6%), Germania (16,5%) e Regno Unito (14,2%) sono i 3 principali buyer su cui si concentrano i due terzi delle vendite del bianco Made in Italy.
In Italia, i vini bianchi fermi battono i rossi risultando i più consumati al ristorante e secondi solo alle bollicine nei wine bar, con i rossi che restano leader nei consumi casalinghi.
Fonte: LaRepubblica.it
Leggi anche “Cabernet e Merlot: l’oro nero della terra vicentina“