Progeo Molini, nata nel 1992 a Ganaceto in provincia di Modena, è parte del gruppo Progeo sca, una delle più importanti cooperative agricole italiane. L’azienda vanta una lunga storia di tradizione ed esperienza nel settore molitorio, producendo farine alimentari di grano tenero.
La Molini rappresenta un’eccezione all’interno del settore, grazie alla sua filiera controllata; l’80% del grano macinato infatti proviene dai campi dei soci agricoltori. Gran parte di questo viene coltivato direttamente in Emilia-Romagna, permettendo di abbassare notevolmente l’impatto ambientale delle sue produzioni. La collaborazione costante tra agricoltore e tecnici Progeo, dalla semina alle cure colturali in campo, fa sì che il grano tenero che entra in mulino rispetti alti parametri salubro-nutrizionali, permettendo così di ottenere dalla sua macinazione una farina stabile e di qualità.
Ogni anno l’azienda macina 900 mila quintali di frumento, producendo circa 700 mila quintali di farine, studiate per lo specifico utilizzo in: pizzerie, pasticcerie, panifici, pastifici e industrie.
Biodiversità e risorse naturali tra i focus di Progeo Molini
Fiore all’occhiello della sua proposta è la gamma di farine PROGEO PIZZA, realizzate dalla miscelazione dei migliori grani alto proteici e dal confronto costante con i professionisti del settore. La gamma, composta da una scala di farine caratterizzate dal valore di proteine (W) crescente, è studiata per soddisfare ogni tipologia di realizzazione, con due referenze, le Anema&Core, specifiche per la produzione dell’originale pizza napoletana.
La tutela della biodiversità e la salvaguardia delle risorse naturali è da sempre un aspetto fondamentale per Progeo Molini, che per primo in Italia nel 1985 ha presentato una linea di farine Biologiche e contribuito alla nascita del CCPB (Consorzio per il Controllo dei Prodotti Biologici).
Di recente Progeo ha sviluppato due progetti sostenibili, concreti e tangibili: la creazione del parco del mulino, con l’installazione in un terreno di 8000 metri quadri di 120 alberi autoctoni, arnie per l’allevamento di api, casette per il controllo dei piccioni, tavoli da pic-nic e colonnine per la ricarica delle automobili elettriche, e l’ingresso nel Energy Efficiency Movement (EEM), un movimento mondiale volto alla riduzione delle emissioni di CO2 e la lotta al cambiamento climatico.