Il progetto di luce interviene in maniera discreta ad accompagnare l’innovazione degli spazi e degli arredi. La luce esprime lo spirito di un ristorante, l’identità che ha acquisito negli anni, enfatizzandone le peculiarità e raccontando la storia del luogo. Abbiamo fatto due chiacchiere con Filippo Cannata.
L’illuminazione crea atmosfere. È brillante, per esaltare le caratteristiche dei cibi offerti, ma anche calda, gradevole, familiare, illumina i commensali con abilità, regalando loro intimità e comfort, ricreando un ambiente raccolto e domestico.
La luce gioca un ruolo fondamentale: accoglie, accompagna, seduce, meraviglia.
Il cliente percepisce nell’ambiente che lo accoglie la stessa armonia che amalgama gli ingredienti dei piatti dello chef. Due esperienze sensoriali che si fondono.
La luce per creare un’atmosfera unica
Il progetto di illuminazione per un ristorante ha come obiettivo quello di creare un’atmosfera unica come quella di casa nostra, dove si abbracciano e si fondono calore, accoglienza e ospitalità, il tutto condito da una luce emozionante e suggestiva. Una luce che meraviglia, riscalda, coccola e ed esalta tutta la passione per il cibo e le bevande. Una luce che racconta una storia e regala un’esperienza unica ed irripetibile.
Giochi di luce ed ombra unici e suggestivi per quello che riguarda il concetto più classico della ristorazione, quello dedicato alla ricerca di un’esperienza sensoriale unica e appagante, la ricerca dell’esperienza del cibo, la luce ha lo scopo di consentire ai clienti di scoprire lo spazio, di rilevare in modo discreto ed elegante i dettagli presenti nell’ambiente e allo stesso tempo di combinare le emozioni del gusto con quelle visive.
Il ristorante rappresenta un luogo dove incontrarsi, parlare, mangiare e condividere emozioni. Qui l’ambiente gioca un ruolo da protagonista, soprattutto, nella costruzione delle esperienze che viviamo a tavola. E grazie all’illuminazione il ristorante va oltre il tradizionale spazio vendita per divenire un luogo versatile, un ambiente da vivere e frequentare.
Le luci di un ristorante
La luce per il ristorante ha bisogno di accenti, sui tavoli o su gli elementi di arredo o quadri, di luce morbida e diffusa delle lampade da terra, da tavolo o a parete per ricreare un atmosfera rilassante ed accogliente, tipologie diverse che sapientemente combinate e programmate ad intensità diverse definiscono atmosfere ideali per la degustazione delle pietanze.
L’utilizzo di piccoli corpi illuminati con ottiche specifiche per la riduzione dei fenomeni di abbagliamento insieme all’utilizzo di sistemi di controllo delle luci, rappresentano strumenti fondamentali per l’illuminazione dell’ambiente ristorante per il quale la luce dovrà essere flessibile, in grado di modellarsi alle varie esigenze di utilizzo, creando atmosfere intime ed emozionanti.
La luce destinata al tavolo, quindi, deve fondersi armoniosamente con quella generale di ambientazione, nonché con quella delle candele che non di rado possono adornare l’ambiente circostante. Essa deve essere brillante, per esaltare le caratteristiche dei cibi offerti, ma anche calda e familiare, a limite affine all’atmosfera domestica.
I giusti livelli di illuminazione
Il progetto di lighting design si completa con la determinazione dei giusti livelli di illuminazione e con la creazione delle scene luminose desiderate.
Una scena è una situazione luminosa strettamente dipendente dalla regolazione dell’insieme dei corpi illuminanti: il progettista della luce, con la competenza e la sensibilità proprie del suo lavoro, ha cura di dosare, calibrare i toni e le intensità di ciascuno di essi all’interno di scenografie che si adattano alle diverse occasioni generando le atmosfere a queste più congeniali.
Il ruolo di Filippo Cannata
Filippo Cannata, sensedesigner, lavora come progettista della luce sensoriale da oltre 25 anni. Nel 1992 ha fondato lo studio Cannata&Partners lighting design.
Sulla scia di una lunga ed ininterrotta collaborazione con artisti e grandi maestri del design e dell’architettura internazionali, ha realizzato, in città tra le più importanti del mondo, installazioni artistiche di pregio e progetti di grande impatto.
I suoi lavori includono l’illuminazione di aree urbane, parchi, giardini, teatri, musei, uffici, alberghi, ristoranti, abitazioni private.
Nel corso della sua intensa carriera Filippo Cannata non ha tralasciato di associare alla progettazione di interventi luminosi quella di corpi illuminanti ed elementi di arredo, realizzando, da solo o in collaborazione con i più grandi maestri del design e dell’architettura oggetti dal carattere innovativo e dallo stile inconfondibile.
Filippo Cannata tiene seminari in diverse università, in Italia e all’estero, partecipa a concorsi nazionali ed internazionali di architettura ed è membro di associazioni come PLDA, IES, AIDI, Accademia della luce.
Cannata&Partners: info@cannatafactory.com