Di questi tempi i costi dell’energia sono lievitati, ed anche gli imprenditori della ristorazione sono alle prese con i calcoli sulle bollette.
La pizzeria è probabilmente uno dei settori colpiti dall’aumento dei prezzi delle materie prime e dei costi dell’energia. In questo ambito, il forno per la pizza ha sicuramente un ruolo fondamentale dato che costituisce uno strumento imprescindibile per il pizzaiolo e che, per consentirgli di sfornare durante il servizio, ha la necessità di restare acceso per svariate ore.
Per questo abbiamo stilato una lista dei combustibili normalmente utilizzati per il riscaldamento ed il funzionamento del forno, anche per aiutarvi a capire come è davvero possibile risparmiare.
Prendendo in esame un forno di grandezza media, capace di contenere dalle 8 alle 10 pizze, è importante considerare che la sua accensione deve iniziare un paio d’ore prima del servizio, questo ovviamente se lo si utilizza giornalmente. Se si considera quindi come esempio una serata di lavoro in cui si sfornano circa 115 pizze dalle ore 19 alle ore 23, vi si aggiungono le due ore preliminari per il riscaldamento, si ottengono 7 ore di accensione del forno complessive.
I combustibili con i relativi costi
Considerando i prezzi medi odierni dei combustibili – legna, gas, pellet, elettricità – questi possono essere all’incirca i risultati in termini economici:
LEGNA consumo medio a serata 50 kg = € 15 ossia 0,13 cent a pizza
GAS METANO consumo medio a serata 14,7 mc = € 21,80 ossia 0,19 cent a pizza
GAS GPL consumo medio a serata 30 litri = € 22 ossia 0,19 cent a pizza
ELETTRICITÀ consumo medio a serata 84 Kw = € 34,50 ossia 0,30 cent a pizza
Ora a voi la riflessione ed il calcolo, per capire quale scelta imprenditoriale occorre fare per ottenere un risparmio sulle bollette!
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