Luci e ombre per quanto concerne la quantità e la qualità del raccolto nazionale 2019 di frumento.
Così Italmopa – Associazione Industriali Mugnai d’Italia, aderente a Federalimentare e Confindustria, in merito all’esito dei raccolti, in fase di conclusione, di frumento tenero e frumento duro per la produzione di farine e semole destinate a prodotti simbolo del ‘Made in Italy’ alimentare quali pane, pizza, prodotti dolciari e della pasticceria e pasta.
Quantità e qualità
Per quanto concerne l’aspetto quantitativo, viene registrata, a livello nazionale, una leggera contrazione, del 2% circa, della produzione di frumento duro, mentre viene constatato un incremento del 5% circa dei volumi di frumento tenero.
Sotto l’aspetto qualitativo, il raccolto presenta, in alcuni areali di produzione, delle criticità – riconducibili ad andamenti climatici anomali o ad una insufficiente attenzione alle buone pratiche agricole – che potrebbero influire negativamente sulla disponibilità totale di materia prima necessaria all’Industria molitoria.
L’industria molitoria italiana
L’Industria molitoria italiana, che detiene un’assoluta leadership nell’Unione europea, trasforma annualmente oltre 11 milioni di tonnellate di frumento tenero e duro sia di origine nazionale, sia proveniente da Paesi comunitari e Paesi terzi.
La posizione del Presidente
“É opportuno evidenziare, ancora una volta, che la produzione nazionale di frumento risulta, da sempre, largamente deficitaria in misura del 35% per il frumento duro e del 60% per il frumento tenero, rispetto alle esigenze quanti-qualitative dell’Industria molitoria e che, di conseguenza, le importazioni restano indispensabili in quanto complementari e non alternative alla produzione nazionale” precisa Cosimo De Sortis, Presidente Italmopa “Ad ogni modo, il corretto e costante approvvigionamento dell’Industria molitoria di materia prima di qualità costituisce per noi una priorità assoluta che è e sarà, a tutela degli interessi dei consumatori, oggetto di continua e accurata attenzione”.
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Buona lettura!
Fonte: Italmopa, Associazione Industriali Mugnai d’Italia