Giano, antico dio romano chiamato Ianurius, conferisce il suo nome al primo mese dell’anno. Divinità delle porte e quindi, di ogni forma di passaggio e mutamento, sembra aver donato anche tale significato al mese di Gennaio.
Infatti, mai mese fu più adatto perché si prospetta, per davvero, un anno di cambiamento. Si aprono così nuovi scenari che riguardano il settore della ristorazione che includono sia domanda che offerta. E allora, iniziamo assieme il viaggio verso questo 2021.
La keyword che ben definisce questa rivoluzione in atto è RETHINK, ripensare. Il nuovo anno si apre con una nuova consapevolezza, maturata non solo sulla base di un’evoluzione storica, ma anche relazionata al recente passato che ha tristemente sperimentato il Covid-19.
Il cliente consapevole
Il nuovo cliente è maturo e compie scelte con coscienza, prestando attenzione all’ecologia e alla sostenibilità. Per gli italiani, dunque, i problemi legati all’ambiente ricoprono un ruolo sempre più rilevante, portando a scegliere una dieta sana, equilibrata ed ecosostenibile.
Insomma, nel 2021, abbiamo sviluppato un nuovo senso di responsabilità che poggia su ideali che contribuiscono al benessere personale, a quello della società e del pianeta che ci ospita. Viene riconosciuto un ruolo fondamentale alla scienza e si scelgono brand che incarnano questi ideali di benessere.
Inoltre, senza dubbio, la pandemia ha influito sui consumi, apportando un cambiamento traducibile in nuove tendenze e stili di vita che comprendono anche nuove filosofie legate al cibo e nel scegliere una ristorazione in linea con i propri ideali. Infatti, il cliente del 2021 mette al centro del discorso la salute. Ecco perchè è bene parlare di cibo buono, che nutre.
Cibo: locale, di stagione e sostenibile
Il cliente consapevole presta attenzione non solo alla qualità delle materie prime. Gli italiani scelgono cibo sostenibile e da filiera certificata. Ma cosa significa “alimentazione sostenibile”?
È un piano alimentare a base di cibo sano, nutriente e con un basso impatto ambientale in termini di utilizzo di suolo e risorse idriche, emissioni di carbonio e azoto. Si tratta di prodotti alimentari locali, che preservano la biodiversità e gli ecosistemi.
Il cliente del 2021 sceglie prodotti che non abbiano viaggiato con mezzi inquinanti e attraversato lunghi tragitti. Predilige frutta e verdura di stagione, non solo perché sono più buone e nutrienti, ma perché più ecologiche.
Si riscoprono i legumi, visti non solo come proteine vegetali ma considerati anche per le loro importanti proprietà e per i diversi usi che se ne possono fare. Un esempio: le farine di legumi vengono usate nella pasticceria senza uova, senza burro e gluten free. Ma i legumi sono anche gli alimenti ecosostenibili per eccellenza, purché locali.
Quale sarà quindi il ruolo della ristorazione? Scoprilo qui.