Vino e benessere: il vino Aglianico è davvero l’elisir della salute?

Da secoli si parla del vino come un piacere della vita, ma può davvero essere considerato un elisir per la salute? In particolare, il vino Aglianico, vitigno simbolo delle terre del Sud Italia, potrebbe avere un ruolo benefico per l’organismo? Un recente studio suggerisce di sì. E grazie al taurisolo, una sostanza estratta proprio dalle vinacce dell’uva Aglianico. Questa sembra offrire vantaggi concreti per chi soffre di arteriopatia periferica, una complicanza dolorosa del diabete.

Il vino Aglianico: solo un piacere o anche una cura?

L’Aglianico, originario delle province di Avellino, Benevento e dell’area del Vulture in Basilicata, è noto per le sue qualità organolettiche e la sua lunga tradizione. Tuttavia, non si tratta solo di un vino pregiato per il palato. Recenti ricerche hanno puntato i riflettori su alcuni composti bioattivi contenuti nelle sue vinacce. Uno di questi, il taurisolo, ha dimostrato potenziali effetti positivi per la salute, in particolare nel migliorare la qualità di vita dei pazienti diabetici affetti da arteriopatia periferica.

vino Aglianico

Lo studio, pubblicato sulla prestigiosa rivista The Journal of Cardiovascular Development and Disease, è stato condotto dal Centro Diagnostico Italiano (CDI) di Milano in collaborazione con l’Università degli Studi “Federico II” di Napoli. I risultati hanno confermato che il taurisolo non solo ha proprietà antiossidanti e antinfiammatorie, ma può anche aiutare a proteggere i vasi sanguigni dalle complicazioni del diabete.

I risultati dello studio: una promessa per i pazienti diabetici

Lo studio ha coinvolto 26 pazienti diabetici. A loro è stato somministrato il taurisolo come integratore per sei mesi, insieme a trattamenti standard. I risultati sono stati sorprendenti. Chi ha assunto il taurisolo ha visto migliorare significativamente la propria capacità di camminare. Addirittura con un aumento del 16% della distanza percorsa, rispetto al gruppo di controllo.

Ma i benefici non si sono fermati qui. Anche tre mesi dopo la fine del trattamento, i pazienti che avevano ricevuto il taurisolo continuavano a mostrare miglioramenti nella deambulazione e una riduzione dei livelli di TMAO nel sangue. Questo suggerisce che l’effetto protettivo del taurisolo possa perdurare nel tempo, offrendo un beneficio duraturo.

vino Aglianico

Un bicchiere di vino può davvero fare la differenza?

La ricerca non significa sdoganare il consumo indiscriminato di alcol, che rimane dannoso per la salute se assunto in eccesso. Tuttavia, i risultati di questo studio aprono nuove prospettive sull’utilizzo di composti derivati dall’uva, come il taurisolo, nel trattamento di malattie croniche come l’arteriopatia periferica, una delle principali complicanze del diabete.

Secondo Fulvio Ferrara, direttore del dipartimento di Medicina di laboratorio del CDI, l’uso del taurisolo in combinazione con le terapie esistenti potrebbe rappresentare una svolta per i pazienti diabetici, migliorando sia la loro qualità della vita che riducendo i costi per i sistemi sanitari.

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Lo studio ha anche introdotto il dosaggio della TMAO come nuovo parametro per la valutazione del rischio cardiovascolare. Come affermato dal professor Eugenio Caradonna, coordinatore della ricerca, il monitoraggio di questa molecola nel sangue è fondamentale per comprendere il rischio di danni ai vasi sanguigni e per intervenire preventivamente.

Il vino Aglianico, quindi, è davvero un elisir di salute?

Alla luce delle scoperte scientifiche, possiamo dire che il vino Aglianico, grazie al taurisolo, offre più di un semplice piacere sensoriale. Se consumato in modo responsabile e se i suoi componenti bioattivi vengono integrati in trattamenti medici, questo vino può avere un ruolo significativo nel migliorare la salute vascolare e nella lotta contro le complicanze del diabete. Quindi, forse, un bicchiere di Aglianico potrebbe davvero avvicinarsi all’idea di un elisir di salute, ma con la giusta misura e consapevolezza.


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