Il centro studi Fipe, a due mesi dalla riaperura di bar, ristoranti e pizzerie, vuole fare il punto della situazione. L’indagine, effettuata su un campione di 340 imprese (principalmente micro) del mondo della ristorazione e del tempo libero, evidenzia che ci sono ancora molte ombre e troppe poche luci.
Il calo medio del fatturato passa dal 50,3% del primo mese di apertura al 41,1% del secondo. Pur essendo un segnale positivo non è sufficiente a sostenere le imprese.
Il giudizio positivo di chi ha riaperto
Diminuisce rispetto al mese scorso la percentuale che dà una valutazione positiva sull’andamento dell’attività.
Se nel primo mese di attività il giudizio positivo era dato dal 22,2% delle imprese, queste scendono al 18,1% nel secondo mese. Ad essere soddisfatti di aver riaperto sono il 61% degli imprenditori, ma sale la percentuale di chi ritiene che non riuscirà a tornare ai livelli di attività precedenti il lockdown (68%), segno di un sentiment di forte preoccupazione delle aziende per il futuro.
Il grafico che segue mostra la valutazione sull’andamento dell’attività dopo le riaperture.
Gli incassi dopo le riaperture
Nonostante siano soddisfatti di aver potuto riaprire, gli imprenditori vedono chiaramente la difficoltà di tornare ai ritmi pre Covid in tempi rapidi, le motivazioni sono molteplici ma prima fra tutte è la carenza di turisti. La domanda da porsi a questo punto è: quanto può resistere una azienda che fattura il 41% in meno?
I dati mostrano un calo medio del 42,6% per i ristoranti e del 39,1% dei bar. Il dato più preoccupante riguarda il 15,2% delle attività prese in considerazione, dove il calo degli incassi supera il 70% in relazione al periodo che precede la chiusura per Coronavirus.
Il sentiment degli imprenditori
Alla domanda “È soddisfatto di aver riaperto?” il 60,8% dei ristoratori afferma di esserlo molto o abbastanza; la percentuale scende al 51,5% per i bar. Solo il 15,9% dei ristoratori e il 12,1% dei baristi afferma di essere totalmente scontento.
Alla domanda “È ottimista sulla possibilità che la sua azienda torni a breve sui livelli di attività pre Covid?” il 68% degli intervistati si distribuisce tra poco e per niente. Il 24,8% si dice abbastanza ottimista, mentre solo il 7,3% è molto ottimista.
Il livello occupazionale
Calano gli occupati nel mondo della ristorazione: l’indagine Fipe rileva infatti che la flessione sugli addetti è del 19,8%.
Il grafico mostra, in questo periodo di riaperture (rispetto al periodo pre Covid) il personale impiegato in azienda, che è inferiore del 50% e più nel 18,1% delle attività. Nel 41,4% dei casi analizzati il personale è invece in linea con il periodo precedente alla pandemia.
Fonte: Fipe