A un periodo non sereno e per nulla roseo, si aggiunge la siccità. Il fenomeno sta tagliando del 20% il raccolto di orzo per la produzione del malto da birra. Parliamo di un 20% su trentamila ettari a livello nazionale. Sono i dati ripotati dal Consorzio della birra italiana relativamente al caldo e alla diminuzione di piogge dall’inizio dell’anno. La combo sta portando in crisi le produzioni agroalimentari italiane.
“Il raccolto di orzo distico per la produzione di malto è a rischio.” Denuncia il Consorzio Birra Italiana. “Nonostante lo sforzo per aumentare l’areale coltivato ad orzo sul territorio italiano e l’ingente investimento per la costruzione di una nuova malteria a Loreo, nel Polesine, la siccità sta presentando il conto con l’Italia che perde ogni anno l’89% dell’acqua piovana, circa 270 miliardi di metri cubi, che cade sul proprio territorio.” – afferma il Consorzio.
Il troppo caldo si alterna ad eventi estremi come grandinate e bufere di vento. Questa estrema oscillazione ha impedito il completo sviluppo delle coltivazioni. Si riducono le rese che normalmente possono raggiungere anche i 55 quintali per ettaro. Le importazioni dall’estero coprono il 60% del malto necessario alla produzione nazionale di birra.
A rischio anche i raccolti di pomodoro, riso e olive. La peggiore siccità degli ultimi 70 anni sta colpendo in modo drastico il settore agroalimentare.Secondo Coldiretti, oltre il 30% della produzione agricola del paese è in pericolo. I prezzi potrebbero salire tra il 20% e il 50% nei prossimi mesi. Tra le varie produzioni, anche le forniture di olio d’oliva sono a rischio.
Il 2022 si classifica come l’anno più caldo di sempre. Le temperature sono addirittura superiori di 0,76 gradi rispetto alla media storica, Le precipitazioni sono dimezzate in tutta Italia, con un calo registrato del 45%.
Il governo ha dichiarato lo stato di emergenza in cinque regioni del nord. Razionamento dell’acqua e fondi di emergenza sono le misure varate.
3 miliardi di euro di danni in tutto il settore agricolo. È una perdita tragica in poco tempo, un impatto negativo sulla coltivazione dei nostri preziosi prodotti agricoli. Fiumi in secca, laghi svuotati, campi e terreni bruciati dal sole. Aumentano così i costi per le irrigazioni e diminuiscono le produzioni. A questo consegue un aumento dei prezzi in tutti i paesi in cui i prodotti italiani vengono esportati.