Il 20 e 21 marzo nei cinema in scena il film per celebrare lo chef Gualtierio Marchesi, in occasione di quello che sarebbe stato il suo 88esimo compleanno.
The Great Italian, il film in ricordo di Gualtiero Marchesi
“Gualtiero Marchesi – The Great Italian”, il titolo del documentario sulla vita del celebre cuoco. Realizzato dal regista Maurizio Gigola grazie a una produzione anglo-italiana firmata Food & Media International in collaborazione con la Fondazione Gualtiero Marchesi e presentato in anteprima all’ultima edizione del Festival del cinema di Cannes, il film ripercorre la vita e il pensiero dell’uomo che ha rivoluzionato la cucina italiana, portandola ai vertici della gastronomia internazionale.
Una vita che parte da lontano, dagli anni ’30, quelli dell’Albergo Mercato di Milano gestito dalla sua famiglia e delle fughe a San Zenone, suo luogo di origine, e poi gli anni in giro per il mondo, in particolare in Francia, nel periodo del suo apprendistato.
Infine, il ritorno a Milano negli anni ’70 e la nascita del suo leggendario ristorante, in via Bonvesin de la Riva, il primo nel nostro Paese ad ottenere nel 1985, le tre stelle Michelin.
Testimonianze in memoria del grande chef
Il film si affida alla sua viva voce (il film è stato ultimato meno di sei mesi fa), così come alle testimonianze degli chef che il Maestro ha incrociato sulla sua strada. I grandi cuochi francesi, Pierre e Michel Troisgros, Alain Ducasse, Marc Haeberlin e Yannick Alleno, ma anche gli chef italiani della nuova generazione, cresciuti sotto la sua ala o da lui influenzati: Andrea Berton, Massimo Bottura, Simone Cantafio, Daniel Canzian, Carlo Cracco, Enrico Crippa, Alfio Ghezzi, Ernst Knam, Pietro Leeman, Paolo Lopriore, Davide Oldani, senza dimenticare personaggi storici del mondo della ristorazione italiana, da Giorgio Pinchiorri ad Arrigo Cipriani a Carlo Petrini ed Eugenio Medagliani.
Ma la pellicola, con una colonna sonora originale composta per l’occasione dal violoncellista Giovanni Sollima , è un viaggio evocativo ed emozionante tra le città care al Maestro, tra le materie prime della sua cucina e, ovviamente, tra i piatti che ne hanno decretato la grandezza, come il celebre riso, oro e zafferano o il dripping di pesce, solo per citare i più famosi.
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Fonte: il giorno