Caro carburante, inflazione e boom del turismo, dopo il covid, portano un’ondata di rincari per i biglietti aerei. Il mondo social impazzisce di commenti e proteste di chi deve acquistare biglietti aerei per le vacanza estive. Si registrano aumenti anche del 91% in più rispetto all’estate scorsa. Le prenotazioni, intanto, continuano a crescere.
Caro carburante e prezzi dei voli in continuo aumento: ma la voglia di viaggiare non si arresta
Segnalazioni e grida d’allarme arrivano anche dalle associazioni dei consumatori. Gli addetti del settore aereo spiegano che i rincari sono dovuti a tre ordini di motivi. Sicuramente la ripresa del turismo quest’anno sta vivendo un vero e proprio boom delle prenotazioni. Di rilievo è anche il rincaro dei carburanti. I rincari stanno segnando rialzi di addirittura più dell’80% a barile con la guerra in Ucraina.
Il terzo motivo da considerare è che le compagnie tornano a volare dopo esser rimaste ferme per due anni. Questo sta generando un aumento dei prezzi per tutto il settore. Aumento più evidente e marcato nella stagione estiva, quando gli utenti si muovo di più. Gli stessi addetti ai lavori spiegano che normalmente le tariffe estive vengono pianificate a marzo… ma la situazione si è aggravata e non era dunque inizialmente possibile alcuna stima sull’impatto importantissimo della guerra.
Sui social c’è chi osserva anche che con l’improvvisa ripresa dei viaggi molte compagnie e aeroporti si sono trovate ad affrontare difficoltà organizzative e di personale e inoltre, con la chiusura dello spazio aereo per la guerra in Ucraina le compagnie sono costrette a fare rotte più lunghe di quelle abituali. Federconsumatori fa sapere di aver ricevuto alcune segnalazioni in cui si lamenta il rincaro soprattutto dei voli intercontinentali e di quelli europei: i primi aumentati anche del doppio e quelli europei di almeno un terzo.
Fonte: Ansa