Web e ristorazione: arriva “TheFork” e muove prenotazioni per 500 milioni

Parte da un ristorante romano della tradizione, quello dove furono inventate a inizio Novecento le celeberrime fettuccine all’Alfredo, e guarda al futuro della ristorazione TheFork, la piattaforma leader in Italia ed Europa nella prenotazione di cene e pasti fuori casa che aiuta ad avere il pienone in sala.
 
In pratica un pulsante su tablet e smartphone che consente di bypassare la telefonata di prenotazione di un tavolo e che ha generato, come gruppo TripAdisor, “in un anno un valore aggiunto ai ristoratori di mezzo miliardo di euro”. Lo ha detto Almir Ambeskovic, country manager di TheFork Italia, nel sottolineare quanto sia stato fertile il territorio nazionale per il sistema di prenotazioni online che, negli ultimi 12 mesi, ha coinvolto il 17% dei top chef in Italia, il 46% dei grandi cuochi in Spagna, e il 30% delle toque blanche in Francia, Alain Ducasse compreso. “L’Italia ha dato un contributo molto forte, – ha sottolineato Ambeskovic – un anno fa gli esercizi aderenti erano globalmente 15mila, oggi sono 33mila“. Fino al 25 marzo torna ‘TheFork festival’, seconda edizione dell’evento web, promosso in collaborazione con American Express in tutta Italia per un mese, con 500 ristoranti, compresi alcuni stellati, con menu scontati dal 20% al 50% alla cassa, bevande incluse, per gli utenti che prenoteranno attraverso il sito www.thefork.it e l’applicazione mobile di TheFork.
 
“A poco più di un anno dal lancio di TheFork in Italia, che oggi conta oltre 60 dipendenti, siamo felici di riproporre il nostro Festival che ha riscosso un successo senza pari nella prima edizione italiana” ha detto il responsabile Italia. Durante TheFork Festival le promozioni accentuano i vantaggi economici ma l’obiettivo resta quello di migliorare il rapporto prezzo/qualità.
 
Come nella precedente edizione, 30 top chef proporranno menu speciali a prezzi agevolati per permettere agli utenti di avvicinarsi all’alta ristorazione. Quel che facciamo noi – ha detto Ambeskovic – è un po’ quel che è avvenuto coi i voli low cost”, che hanno democratizzato la fruizione dei trasporti e reso smart una prenotazione di un tavolo in un buon ristorante: paga meno chi prenota prima.
 
Altro impegno di The Fork, condiviso con Hotrec, l’associazione che rappresenta alberghi, ristorante e bar in Europa a cui Fipe (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) aderisce, è quello di combattere l’uso distorto nella rete, le recensioni fraudolente e chi va a proporsi nei locali per servizi di “buttadentro” illegali. “Agli utenti consigliamo – ha sottolineato il responsabile di TheFork Italia – di leggere tra sei e dodici giudizi per avere un quadro veritiero prima di prenotare. Incontriamo poi gli utenti, che diventano influencer della rete, e facciamo corsi ad hoc per i ristoratori aderenti alla piattaforma – ha detto Ambeskovic – perché talvolta vivono una recensione negativa come una sconfitta ai mondiali di calcio. La passione e il sacrificio dietro questo mestiere è tanta, ma due giudizi negativi non rovinano la reputazione su web. E il 71% dei ristoratori rispondono sempre ai commenti online, sfruttando al meglio questa opportunità di comunicare perché poi l’immagine online risulta migliorata”.
 
fonte: ansa.it
 
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